sabato 10 marzo 2018

Morte di Diene Idy a Firenze

IL COMITATO IMMIGRATI IN ITALIA (Roma)
All’opinione pubblica italiana e alle persone immigrate.
Questa morte è la continuazione del clima d'odio creato a posta nell'ultima elezione.
Per guadagnare i voti delle persone anziane, disoccupate, disperate dalla crisi economica, sfrattate, indebitate e giovani laureate senza lavoro è stato creato nei fatti un grande fronte nazionale per la SICUREZZA  PUBBLICA E CONTRO GLI IMMIGRATI. Fronte costituito da forze neofasciste (anti-costituzionali) come Forza Nuova e Casa Pound, la sempre presente Lega Nord e il Movimento 5 Stelle; sono stati loro a parlare “di invasione immigrata”, “criminalità immigrata”, “Non c'è lavoro, casa e sanità per colpa degli immigrati”. Oggi alla coda di questo fronte c'è anche lo schieramento Berlusconiano. Questa tattica fascista di ripetere una bugia cento volte nei mezzi di comunicazione (anch’essi sono stati permissibili) ha dato i suoi risultati. Sono stati eletti grazie al voto di persone che non hanno niente da fare che stare davanti alla televisione.
L'altra parte della politica, costituita dal “Centro Sinistra” non ha mai avuto il coraggio di smentire queste bugie razziste (anti-costituzionali) con la verità: GLI IMMIGRATI NON SONO RESPONSABILI DELLA CRISI ECONOMICA. Questi partiti sono anch’essi colpevoli della attuale situazione di grande disagio sociale e di povertà, avendo anche loro governato per decenni.
In queste elezioni soltanto il movimento POTERE AL POPOLO  stato accanto alle persone immigrate, proponendo nel loro PROGRAMMA DI GOVERNO -come l'inizio della nuova Italia- la CITTADINANZA ITALIANA per i figli degli immigrati nati o cresciuti in Italia e contro il ricatto permanente detto “Permesso di Soggiorno” rilasciato dalle Questure e non dai COMUNI.
IL COMITATO IMMIGRATI IN ITALIA, una rete di associazioni di immigrati di diversi paesi d'origine, una autorganizzazione di lavoratori stranieri fa un grande appello ai militanti antifascisti e antirazzisti italiani ed immigrati, a riprendere l'autorganizzazione, a riprendere le bandiere, a lottare PER LA VITA. Oggi il Neofascismo (anti-constituzionale) potrebbe diventare governo.
IL COMITATO IMMIGRATI IN ITALIA fa un appello ai LAVORATORI ITALIANI, siamo fratelli di classe, sopra-sfruttati dallo stesso capitale, minacciati sempre di  essere espulsi, per far credere a voi italiani che se ci cacciano via avreste più diritti e più lavoro.
IL COMITATO IMMIGRATI IN ITALIA fa un appello ai GIOVANI, i nostri figli crescono insieme a voi, siete il futuro dell'Italia diversa, la vostra disoccupazione è colpa del capitale. L’unica via d’uscita anche per voi e emigrare come noi migranti, e questo e soltanto colpa dei governanti.
IL COMITATO IMMIGRATI IN ITALIA fa un appello agli amici, colleghi di lavoro, vicini di casa, compagni di scuola e università delle persone straniere residenti in Italia a scendere in piazza, poichè probabilmente i prossimi ad essere massacrati come DIENE IDY  potreste essere VOI.
IL COMITATO IMMIGRATI IN ITALIA fa un appello INTERNAZIONALISTA a tutte le forze ed organizzazioni a denunciare questi morti e dare la loro  SOLIDARIETA’  !!!
Roma, 6 marzo 2018.

mercoledì 7 marzo 2018

l'8 marzo 2018


DONNE DAL MONDO UNITE PER I DIRITTI, CONTRO IL RAZZISMO E PER LA PACE

Fu Clara Zetkin che nell’agosto del 1910 propose al II Congresso Internazionale delle donne Socialiste di nominare l’8 Marzo, giornata internazionale delle donne.
Le donne, alcuni diritti li hanno conquistato come frutto di grande lotte,per esempio il voto, l’istruzione, la legalizzazione dell’aborto, il divorzio. Celebriamo i 100 anni del diritto di voto per le
donne nel Regno Unito, il 6 febbraio.
Però nonostante questo, la grande maggioranza delle donne oggi si trova in una situazione di grande
povertà, discriminazione salariale, lavorativa e sociale, e nel peggiore dei casi senza i più elementari
diritti come il lavoro, sanità, educazione, casa, e cibo.
Oggi le donne vengono doppiamente sfruttate, nel lavoro, nelle faccende domestiche, e sono vittime
costanti del maschilismo patriarcale, della violenza fisica e psicologica dentro  e fuori delle mure
domestiche, alle donne viene anche imposta la cura dei figli e degli anziani. La mancanza di lavoro,
la precarietà, i tagli alla spesa pubblica hanno peggiorato le cose. Tutta questa violenza colpisce
tutte le donne, arrivando  nei casi più estremi anche al femminicidio.
La destra più xenofoba e fascista in questa campagna elettorale utilizza gli immigrati per
guadagnare voti, criminalizandoli, cercando di dare la colpa della crisi che affronta il paese alla
presenza immigrata. Colpevolizzando alle persone immigrate si fomenta cosi una guerra fra i poveri
 nascondendo che la crisi  è strutturale a questo sistema, che è frutto della politica neoliberista
implementata da tutti questi governi. Prodotto di tutta questa campagna violenta di odio razziale è
stato l’episodio a Macerata dove un militante fascista ha sparato a sei immigrati ferendoli anche  in
modo grave, giustificando questa strage dietro al pretesto della la morte di una ragazza uccisa e
criminalizzando così tutti gli immigrati .
Le guerre messe in atto  dalle potenze imperialiste nei paesi come la Siria, Libia, Iraq, in nome della
democrazia e la libertà (come stanno cercando di fare anche contro il Venezuela), invece sono
aggressioni belliche fatte per garantirsi rifornimento di materie prime e per il controllo strategico
delle zone. In queste scontri armati le vittime sono soprattutto donne, bambini e anziani. Migliaia di
disperati fuggono e trovano la morte nei mari cercando di arrivare alle coste italiane o di altri paesi
dell’ Europa, esseri umani che quando arrivano vengono subito presi a lavorare nei campi nella
raccolta della frutta e verdura, sfruttati, sottopagati, vivendo  in condizione disumane. Ricordiamo a
Becky Moses a chi venne negata la sua condizione di rifugiata, e che da due mesi lavorava a
Rosarno, morta nel rogo della sua baracca, cercando di scaldarsi insieme ai suoi colleghi di lavoro.
E cosi tanti altri casi che vedono come prime vittime le donne.
Questa situazione finirà soltanto quando i lavoratori italiani e immigrati vedano nell'unità e
nell’organizzazione la sua vera forza, creando il vero motore per conquistare pieni diritti, per
confrontarsi al capitalismo, per opporsi alle guerre ingiuste, e alla violenza sulle donne. Soltanto
così potremmo dire che ci sarà un’alternativa a questo sistema capitalista.

Invitiamo tutte e tutti a partecipare domenica 18 di Marzo alle ore 14:30 in via Benedetto Bordoni 50, Casa del Popolo di Tor Pignattara, ad un incontro delle comunità immigrate e italiane per ascoltare le problematiche legate all’essere donna nei giorni nostri e anche a proporre alternative d'unità e di lotta, per vivere un momento di unità e allegria con le danze, musiche  e cibi dal mondo.

VIVA L’UNITA E L’ORGANIZZAZIONE DELLE DONNE DI TUTTO IL MONDO

Organizzano: JVP( Fronte di liberazione del popolo dello Sri-Lanka), UMANGAT(Comunita
Filippina), Patria Socialista, Potere al Popolo, Casa del popolo di Tor Pignattara di Rifondazione
Comunista, Comitato Immigrati Roma,Associazione di amicizia Italo-Cuba,Associazione
JEXAVIS. Associazione MISIL,Associazione Carita de Dios, Comitato di amicizia Italo-Filippino.
Associazione MFAM.

domenica 24 aprile 2016

1° maggio 2016

1° Maggio 2016.
I Lavoratori Uniti in Lotta per i Diritti.
            Per il capitalismo, per i capitalisti mantenere senza diritti ai lavoratori è curare bene i loro interessi, cioè, con meno diritti più guadagna il capitale.
            I lavoratori scioperanti nel 1 maggio 1886 -130 anni fa- capirono che soltanto l'unità e la lotta sono gli strumenti a portata di mano, strumenti degli sfruttati contro il capitale.
            Le tre 8 ore, oggi come mai sembra un slogan attuale, con la precarietà nel lavoro e l'assenza totale dei diritti siamo rimasti in dietro del 1886. Col pretesto della crisi i governi ci hanno tolto fino la gloriosa storia di lotta del proletariato italiano.
            Se a Roma si ricorda il PRIMO MAGGIO solo con un “CONCERTONE” della burocrazia sindacale CGIL, CISL e UIL, è un problema nostro, dei lavoratori, immigrati e italiani. Il concerto lo possono fare sempre, è loro impegno allontanare i temi lavorativi dai giovani, non lasciare una sola traccia di bandiere rosse rivendicative nella loro memoria.
            Per ciò, loro fanno un concerto, noi, pur essendo in pochi saremo più visibili, gridando che siamo contro la PARTITOCRAZIA governativa, unica responsabile della disoccupazione e la fame.
            Qualsiasi piazza o strada sarà sufficiente per dar il segnale che i lavoratori a Roma vogliamo cambiare questa situazione che ci porta al baratro. Che i lavoratori a Roma respingiamo con forza “Mafia Capitale”, che meritiamo un cambio, non soltanto corruzione.
Basta di esserci INDIFFERENTI.
            Questo primo maggio lo dipingiamo di ROSSO, ricordando gente come “I Martiri di Chicago” tra cui Albert Parsons, August Spies, Adolph Fischer e George Engel furono uccisi dallo stato degli USA, a Samuel Fielden e Michel Schwab fu dato l'ergastolo.
            Rosso, ricordando tutti i caduti nella lotta contro il capitale, ricordando che noi siamo una sola classe nel mondo, la classe operaia.
UN PRIMO MAGGIO DI PACE
Contro le guerre di rapina, le guerre imperialiste, che sono azioni dell'interessi del capitale per appropriarsi di materie prime, per rifornirsi di crudo e per controllare zone d'influenza. Guerre ingiuste che uccidono migliaia di donne, bambini e anziani innocenti. L'altra guerra che il capitalismo ha generato nella storia è quella che azzera la crisi del sistema.
La I e II guerra mondiale sono state il prodotto e la conseguenza del capitalismo, sistema che rinchiuso senza trovare uscita, sfonda tutta la società con l'eliminazione fisica di merci e prodotti, nonché uomini e donne.
  • Contro l'intervenzionismo nella Siria, la Libia e lo Yemen.
UN PRIMO MAGGIO DI CLASSE per i diritti lavorativi:
  • Per la uguaglianza salariale fra donne e uomini.
  • Per la pensione in vita, non quella più vicina alla morte.
  • Per i contratti diretti fra i lavoratori e impresa, senza intermediazione delle cooperative.
  • Per il diritto al reddito minimo garantito di 1.000 €, per disoccupati e pensionati.
  • Per l'universalità dei diritti alla salute, all'istruzione, alla casa e al lavoro.
  • Per la totale Uguaglianza dei diritti con i lavoratori immigrati e loro famiglie.
UN PRIMO MAGGIO INTERNAZIONALISTA di Solidarietà e per l'Autodeterminazione dei popoli.
·         Giù le mani dal Venezuela, dal Brasile, dalla Bolivia, dall'Ecuador e dai governi antimperialisti nell'America Latina.
·         Per il riconoscimento della Palestina come stato libero e indipendente.

UN PRIMO MAGGIO ANTIRAZZISTA E ANTIFASCISTA
  • Alziamo nostra voce contro la politica d'ipocrisia de la Unione Europea verso i fuggitivi delle guerre, sono gli stessi governi con il loro interventismo militare a scatenare la desolazione e morte nei loro paesi.
  • Questi rifugiati ed altri che scappano della crisi economica finiscono come lavoratori, e fa comodo ai governi e classi dominanti nella Europa aver giovani, cioè, mano d'opera fresca e pronta a salvare i sistemi pensionistici europei.
  • Siamo contro qualsiasi atto terroristico, di qualsiasi fonte o mandanti. Creano paura nella popolazione e finora sono serviti per far salire elettoralmente alla destra xenofoba e neofascista dei paesi europei.
  • Per il rispetto alla laicità e la libertà di culto e fede religiosa. Siamo contro la discriminazione delle persone di fede Islamica
Bisogna finalmente domandarsi


-E' immortale questo sistema capitalistico?
-E' il Neoliberalismo governante l'unica forma di gestire gli stati e le società?
-E' veramente forte il capitale che domina gli esseri umani?
-E' il nostro destino di fame vedere l'abbondanza e lo spreco da lontano?
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-Soltanto siamo stati trascinati nell’INDIFFERENZA.
-Abbiamo lasciato ad altri decidere per NOI.
-I nostri pensieri sono bevuti dall'individualismo.
-Siamo alienati nei nostri stessi orticelli.
-Siamo chiusi nelle nostre stesse parrocchie.



PROPONIAMO DIPINGERE DI ROSSO IL PRIMO MAGGIO 2016
PER RICOMINCIARE DA CAPO.
TUTTO DEPENDE DA NOI, LAVORATORI.
L'unica bandiera di innalzare è l'unita.
L'unica strada a seguire è la lotta.
L'organizzazione sarà lo strumento che troveremo nella piazza.

Domenica: 1° Maggio 2016
Piazza dell’Esquilino (Via Cavour)               Ore: 10h00


JVP (Sri-Lanka), Collettivo DONNE CONTRO, UMANGAT (Filippini), REDCAN (Latinoamericani), Partito RIFONDAZIONE COMUNISTA (Fed. Roma), MISIL, MFAM, JEXAVIS (Ecuadoriani), DHUUMCATU (Asiatici), FOPEX (Peruviani), Centro d’Iniziativa Popolare – CIP Alessandrino , Centro d’informazione, Ricerca e Cultura Internazionale, Partito CARC (Sezione di Roma), COMITATO IMMIGRATI IN ITALIA.